La “La Sala dei Nomi” dello Yad Vashem a Gerusalemme
con foto e nomi di vittime ebraiche dell’Olocausto
Progetto triennale di ricerca storica sulla Shoah italiana (1943-1948).
A.S. 2022/23
Classi partecipanti IV A – IV L
Docenti referenti:
Prof.ssa Anna Buscemi
Prof.ssa Luciana Briganti
Tra gli studenti delle diverse scuole italiane che lunedì, 16 maggio 2022, presso il teatro Vascello di Roma hanno preso parte all’incontro promosso dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma, anche una delegazione del Don Colletto.
Giusy Scaturro, studentessa della IV A del liceo scientifico, Giorgia Fontana e Federica Grizzaffi, studentesse della IV L del classico, in rappresentanza delle loro classi, sono state invitate e ospitate a Roma dalla Fondazione, l’Ente con il quale stanno seguendo un progetto triennale di PCTO (“Percorso per le competenze trasversali e di orientamento”) di ricerca storica sulla Shoah italiana (1943-1948).
All’evento ha partecipato Sami Modiano, un sopravvissuto all’orrore dei campi di Auschwitz Birkenau, al quale Federica Grizzaffi ha letto la lettera, intensa e commovente, che gli aveva scritto dopo l’incontro online del 24 gennaio 2022. Con la sua lettera Federica, interpretando gli stati d’animo e i sentimenti di migliaia di studenti che in streaming ne avevano seguito la testimonianza, ha rappresentato tutti loro e consegnato a Sami Modiano una cartella con i messaggi di affetto che i ragazzi gli avevano inviato.
Nel corso della manifestazione sono stati, inoltre, presentati alcuni significativi lavori realizzati dai ragazzi (un video e una ricerca sugli strumenti della propaganda), mentre la Fondazione, nella persona del suo presidente, Mario Venezia, ha sottolineato come l’impegno e il lavoro di ricerca degli storici dell’Ente sono messi a disposizione della didattica e delle scuole per offrire agli studenti strumenti sempre più innovati e scientificamente puntuali per conoscere la storia.
La manifestazione si è conclusa con una coinvolgente ed interessante lezione-spettacolo di Flavia Trupia che, insieme all’attore Enrico Roccaforte, ha “spiegato” come è importante smascherare la retorica che sorregge il discorso del “ dittatore”, per vaccinarsi contro ogni forma di totalitarismo.
La partecipazione all’evento romano è stata per le studentesse una significativa esperienza di confronto, di conoscenza e di riflessione ma ha anche costituito l’occasione per far riconoscere ed apprezzare ad una più ampio contesto scolastico e nazionale il volto più bello e autentico dei nostri giovani che, con il loro impegno e il loro studio, sono motivo di riscatto e di un sano orgoglio per la scuola e la nostra comunità.
0