Falcone e Borsellino… due nomi, due storie, due eroi…
Le indagini, il maxiprocesso, la stagione delle stragi…..eventi che fino ad ora ci sembravano lontani, confinati nell’immaginario, destinati a riaffiorare solo in occasione degli anniversari celebrati annualmente a scuola e nelle piazze.
Ma adesso tutto sembra essersi materializzato; con l’ingresso nelle stanze blindate del Bunkerino, d’un tratto ogni cosa ha preso forma e anche quei due volti sorridenti adesso ci sembrano più vicini.
In quelle stanze, fra i loro oggetti personali, fra le carte e gli appunti sulla scrivania, ordinati e scritti in perfetta grafia, sembra quasi di sentire anche le loro voci…e perché no, anche un fresco profumo di legalità.
L’emozione è indescrivibile..fra il silenzio che scende nell’ascolto delle testimonianze e gli occhi lucidi che incrociamo alzando lo sguardo, usciamo da quel luogo un po’ frastornati, ma con la voglia di urlare al mondo che “Le loro idee continueranno a camminare sulle nostre gambe” .
I ragazzi del “Don Colletto” intorno alla scrivania di Paolo Borsellino
Nella stanza di Giovanni Falcone
La scrivania di Giovanni Falcone
Gli studenti guardano i documenti videofilmati del Maxiprocesso
Una parte dell’archivio dei documenti del Maxiprocesso
L’ingresso al Bunkerino
Gli studenti del “Don Colletto” davanti il “Muro della Legalità”
Il “Muro della Legalità”
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